Ceramiche di Lino Fiorito

Trentuno lavori che ‘incontrano’ la preziosa collezione di ceramiche del  Museo Duca di Martina, nelle vetrine che accolgono la raccolta di Placido de Sangro, duca di Martina - una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative, composta da circa settemila opere di manifattura occidentale e orientale, databili dal XII al XIX secolo - Lino Fiorito ha deciso di montare la sua mostra Ceramiche: una esposizione  pensata e realizzata come una vera e propria installazione in cui la collezione permanente diventa parte del dialogo tra i linguaggi, proprio dell’arte contemporanea.
 
Lino Fiorito - scenografo, pittore, disegnatore – si è avvicinato alla creazione in ceramica solo da pochi anni e “anche nella nuova disciplina con cui si cimenta - scrive Angela Tecce, curatrice della mostra - ritorna a lavorare sulla nitidezza della forma, che non ha mai nulla di tagliente o definitivo, ma gioca consapevolmente con la propria esperienza, e con quella degli artigiani con i quali porta a compimento le sue opere. L'attività dell'artista – prosegue Angela Tecce nelle sue note al catalogo - da meno 'esplosiva' è diventata più 'esplorativa'. Mai venuto meno all'appello imperioso della ricerca come dovere 'etico', rivolto verso la sua città, oltre che estetico, e nonostante un'attività di scenografo che ne conferma l'attitudine alla ricerca di frontiera, Fiorito persegue nella pittura un personalissimo rendiconto della propria vocazione artistica.”
 
Il dato narrativo che emerge dalla mostra è quasi una sorta di “diario” da cui emerge il personale concetto di Lino Fiorito di un'arte che parla con discrezione eppure con grande precisione e chiarezza, con un linguaggio che ci chiede di isolarci dal mondo per ritornarvi subito dopo e osservarlo con nuovo e limpido sguardo.
 
 E ancora – sottolinea Lino Fiorito nel suo scritto dal catalogo della mostra – sono “forme aperte che stimolano l’immaginazione (…) L’incontro tra la collezione del museo e i miei lavori spero possa  generare ulteriori pensieri e speculazioni, l’arte vive nello spazio non definito nel quale l’opera incontra il pubblico e le relazioni che si stabiliscono tra la collezione del museo e i miei lavori dà vita a uno spazio mentale dove si intersecano tempi e forme diverse.”
 
Infatti, la ceramica a cui Fiorito si è avvicinato nel 2006 lavorando artigianalmente presso un laboratorio di Rufoli vicino Salerno  - è sempre stata usata, una materia fragile e povera, legata all’uso comune o decorativo e perciò considerata lontana dall’ Arte lettera maiuscola. (…) Mi ci sono tuffato senza nessuna conoscenza tecnica, incantato dalla possibilità di iniziare da zero, niente di più che un pugno di creta, e vederne la trasformazione in una forma modellata, una ‘cosa’ che entra fisicamente nel mondo quasi senza essere stata pensata, spesso nata da un disegno tracciato su un foglietto e dove l’incidente di percorso genera forme inaspettate e originali generate da percorsi intuitivi, suggestioni del momento e dalla giustapposizione di forme  e colori. Anche nei lavori finiti, una volta entrati nel forno per la cottura finale, rimane un senso di imprevedibilità, i risultati non sono mai sicuri ed è proprio questo mistero legato alla materia stessa che mi attira nel lavoro. Guardando questi lavori in studio cerco risposte alle domande che mi pongono…”
 
La scelta di esporre nel Museo che ha sede all’interno della Villa Floridiana, al Vomero, non è stata casuale: inserire le ceramiche, dalle forme astratte e colorate dei colori tipici degli acquerelli di Fiorito, tra piatti, statuine, brocche, tazze di altre epoche e di uso vario testimonia quanto “l’arte possa vivere  nello spazio non definito nel quale l’opera incontra il pubblico – prosegue Fiorito nel finale del suo scritto per il catalogo della mostra -  e le relazioni che si stabiliscono tra la collezione del museo e i miei lavori dà vita a uno spazio mentale dove si intersecano tempi e forme diverse. Non è questo che infine cerchiamo nell’arte?”

 

Museo Duca di Martina
Città: Napoli
Indirizzo: via Cimarosa, 77
Provincia: NA
Regione: Campania
Orario: 8.30-14.00; martedì chiuso
Telefono: 081 5788418
E-mail: sspsae-na.martina@beniculturali.it

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