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Cenni storici su Napoli e dintorni

Napoli

Napoli, città capoluogo della regione Campania, è la terza città d'Italia per numero di abitanti ed è considerata da molti una delle più belle grazie alla sua splendida posizione sul golfo di Napoli, tra il Vesuvio ed i Campi Flegrei.

Il suo centro storico, grazie alla sua importanza storica ed architettonica è stato dichiarato dall'UNESCO, Patrimonio dell'Umanità.

Napoli è spesso scelta dai turisti come punto di partenza per le visite alle attrazioni dei dintorni, come Pompei ed Ercolano, la Reggia di Caserta, Capri ed Ischia; ma la città stessa è ricca di un patrimonio culturale senza eguali.

La città di Napoli è associata, a livello internazionale, a tre semplici parole: Pizza, Vesuvio e Mandolino (con la variante Pizza-Sole-Mandolino). Si tratta certamente di un luogo comune ma è impossibile negare che questi elementi, nel corso della storia, hanno profondamente caratterizzato e caratterizzano tuttora la città e, nel bene e nel male, hanno contribuito a rendere famosa Napoli.

La pizza, prodotto culinario napoletano per eccellenza, iniziò a diffondersi tra il '600 ed il '700 con caratteristiche piuttosto diverse dal suo aspetto attuale: si trattava di una focaccia arricchita solo con aglio, strutto e sale grosso, solo più tardi, in seguito alla scoperta del pomodoro, nacque la pizza pomodoro-mozzarella. La prima vera e propria pizzeria di Napoli, detta Port'Alba, fu aperta nel 1830 ed in seguito, divenne ritrovo di artisti e scrittori di fama: si dice che D'Annunzio, ai tavolini di questa pizzeria scrisse i versi di “A Vucchella”, una delle più belle canzoni napoletane. Intorno al 1889 nacque ufficialmente la Pizza Margherita, in occasione della visita a Napoli del re Umberto I e della Regina Margherita. Secondo la storia, il miglior pizzaiolo di Napoli, Raffaele Esposito, realizzò per i sovrani tre pizze, la Regina Margherita apprezzò talmente tanto una delle tre pizze, quella che con i suoi colori richiamava il tricolore italiano, che decise di elogiare per iscritto il pizzaiolo, il quale, come ringraziamento, chiamò questa pizza “Margherita”. A Napoli viene organizzata ogni anno una manifestazione interamente dedicata a questo prodotto, si tratta del Pizzafest che si svolge ogni anno a settembre, all'interno della Mostra d'Oltremare, il quartiere fieristico di Napoli.

Pompei e il Vesuvio

Il Vesuvio è un vulcano attivo situato all'interno della costa del golfo di Napoli, a circa dieci chilometri dal capoluogo campano e detiene un primato mondiale: è stato il primo vulcano studiato sistematicamente e, anche se dagli anni '40 non vi sono più state eruzioni, i 18 comuni situati nei suoi pressi, tengono costantemente aggiornato un piano di evacuazione.

Parlando di Vesuvio è spontanea la sua associazione alle città di Pompei ed Ercolano, le città distrutte dalla terribile eruzione del Vesuvio del 24 agosto del 79 d.C.

Un'interessante testimonianza di ciò che successe quel giorno ci è stata lasciata da Plinio il giovane, nipote di Plinio il vecchio. Molti degli abitanti di Pompei ed Ercolano riuscirono a trovare una via di fuga ma l'improvvisa pioggia di cenere e lapilli fece si che molti di loro perirono nelle strade e le città scomparvero sotto circa 6 metri di materiale eruttivo. Pompei ed Ercolano furono sommerse da una miscela di gas roventi, vapore acqueo e cenere che ricoprì tutto mantenendo i corpi nella loro ultima posizione.

La bellezza ed il fascino degli scavi archeologici di Pompei ed Ercolano sono da attribuire al fatto che la nube tossica e la finissima pioggia di cenere, uccisero all'istante ed in seguito coprirono, aderendo perfettamente alle forme dei corpi ed alle pieghe dei vestiti, avvolgendo ogni cosa nella sua posizione naturale, conservandola sino ad oggi. Il materiale fluido si depositò con una violenza inaudita ma penetrò, invece, molto lentamente nelle case, coprendo senza muovere (e così conservando) gli arredi e gli oggetti che vi si trovavano all'interno. Molte aree di questi siti archeologici sono ancora da scoprire e celano edifici di eccezionale interesse.

Per quanto riguarda il mandolino, strumento legato profondamente alla storia del liuto, bisogna precisare che non nasce a Napoli, ma qui diviene molto apprezzato ed usato. Basti pensare che dopo la grande guerra a Napoli vi erano oltre 30 laboratori che producevano circa 1000 mandolini alla settimana ed inoltre, è indimenticabile la figura di Pulcinella che da sempre si accompagna al suo inseparabile mandolino.