GUARDA CHE LUNA....50esimo anniversario dello sbarco sulla luna

Al 50esimo anniversario dello sbarco dei primo uomini sulla luna,  la Biblioteca Nazionale di Napoli e l’ INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte dedicano una mostra di  rarità bibliografiche, preziose immagini, curiosità e  degli articoli pubblicati dai giornali dell’epoca.
La  mostra indaga, tra realtà scientifiche e suggestioni romantiche, il rapporto dell'uomo con il lucente astro.

IL PERCORSO ESPOSITIVO
In mostra le testimonianze dell’ interesse suscitato fin dall’antichità dai  fenomeni celesti come il poema del poeta greco Arato de Soli in un manoscritto della prima metà del 400, una bella edizione del 1482 del Clarissimi Hyginii Astronomi de mundi et sphere ... con incisioni nel testo e capilettera xilografici, il manoscritto di inizio cinquecento con gli ingegnosi meccanismi dell’astronomo  Pietro Apiano,  le Novae coelestium, terrestriumque rerum observationes, di Francesco Fontana (1646),  che si può considerare il primo atlante lunare della storia. Il percorso si dipana procedendo dalle rappresentazioni geocentriche dell'universo, attraverso la letteratura, la filosofia di Giordano Bruno, che  ha allargato i confini dello spazio fino ad allora conosciuto, verso la scienza moderna, inaugurata dalla   rivoluzione di Galileo e Copernico. L’evolversi degli studi astronomici e della tecnologia nel 700, 800 e 900  sono variamente documentate,  si segnalano le belle tavole acquerellate dell’Atlante di Johann Gabriel Doppelmayr (1742) e le straordinarie   astrofotografie di Maurice Lœwy e Pierre Henri Puiseux (1877), tra le nuove tecnologie ottiche, le costruzioni dei grandi telescopi del 900 con  le realizzazioni di Francis Gladhelm Pease .
Ma la mostra è anche ricca di curiosità e particolarità, con un'attenzione particolare a le  testimonianze napoletane sui fantastici viaggi lunari che tra Settecento e Ottocento hanno avuto una grande diffusione, dal poema di Antonio Caputi  Estasi e rapimento sopra la Luna (1763),  ai drammi giocosi di Paisiello, Piccinni e Haydn, tratti dal libretto di Carlo Goldoni, Il mondo della Luna (1750). In mostra anche  le  immagini tratte da "De la terre a la lune" di Jules Verne, in alcune edizioni francesi ottocentesche ,  e ancora una  tavola riproducente un abitante lunare tratta da "Delle scoperte fatte nella luna del dottor Giovanni Herschel" stampato a Napoli, Presso Gaetano Nobile, 1836. Centrale nel percorso espositivo è, infatti,  il caso la “Grande Burla della Luna ”  nome con cui sono rimasti noti gli articoli sul quotidiano New York Sun (1835 ) del giornalista britannico Richard Adams Locke, che  inventò l'esistenza di una vera e propria civiltà lunare, attribuendo la scoperta all'astronomo John Herschel. Anche quando l’inganno fu svelato,  la fake news fece un tale scalpore, che gli articoli furono tradotti e pubblicati in vari paesi ed anche a Napoli, dove la fantasia ispirò   letterati e artisti partenopei. Tra questi Salvatore Fergola,  la cui litografia con Pulcinella in viaggio verso la luna, fa bella mostra nella locandina dell’esposizione.
Le ultime tappe del percorso espositivo  sono dedicate alla presenza costante della  “Luna” nella canzone napoletana, da E. A. Mario a Salvatore Di Giacomo, da Sergio Bruni a Roberto Murolo la luna è l’astro dell’amore e degli innamorati.
In chiusura la cronaca dello sbarco sulla luna degli astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, avvenuta il 20 luglio 1969 , rivissuta attraverso l'esposizione di quotidiani e periodici ed infine  in una postazione audiovisiva sarà possibile vedere in 3d le immagini dei primi passi mossi sulla luna con la telecronaca di Tito Stagno, per rivivere intatta l'emozione di  quel momento straordinario, che unì davvero tutti i popoli del mondo  e che creò in tutti quelli che vi assistettero un’impressione indelebile .

LE DICHIARAZIONI

    “Sono particolarmente orgoglioso di una mostra - ha dichiarato Francesco Mercurio, direttore della Biblioteca- che segna una nuova collaborazione con  un ente scientifico di portata nazionale ed internazionale come l’Osservatorio di Capodimonte e che vede coniugarsi temi di forte impronta umanistica, l’attrazione lunare nella  letteratura, nella poesia, nella musica attraverso i secoli con l’evoluzione della scienza astronomica e della tecnologia ottica, fino al grande evento dell’allunaggio che creò in tutti quelli che vi assistettero un’impressione indelebile. Anch’io, all’epoca ero un ragazzino, ho un emozionante ricordo dell’avvenimento, che mi piace ricordare. Mi trovavo in un campeggio estivo tenuto dai cappuccini nel convento di san Francesco a Montella, in provincia di Avellino, in quel tempo usato come buon ritiro. Eravamo tagliati fuori dal mondo, eppure il nostro padre spirituale quel giorno scelse i più grandicelli fra noi e ci portò in una villetta lungo la strada dove ci attendeva un distinto signore che ci fece accomodare davanti alla tv per assistere allo sbarco. Quelle immagini in bianco e nero le ricordo ancora oggi con un nitore, che in quel tempo la tv non riuscì a restituire.


    "Nell’ambito, dunque, delle celebrazioni dell’evento che avranno risonanza nazionale ed internazionale, - ha aggiunto Francesco Mercurio- la Biblioteca Nazionale ha voluto dare alla mostra “Guarda che luna!” un’impronta tutta propria, originale, allo stesso tempo locale, di cultura musica e poesia napoletane, e internazionale, con materiale proveniente dagli Stati Uniti, grazie allo straordinario impegno dei migliori bibliotecari che abbiamo, che hanno selezionato una mole di documenti impressionante.

Ancora una volta questa Biblioteca dimostra di poter coprire tutti i campi dello scibile e di poter creare un fecondo scambio con altre realtà culturali della città.”

    "La luna protagonista di un evento congiunto tra  Biblioteca Nazionale di Napoli e INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte. Una mostra iconografico-documentaria - sottolinea la direttrice dell’Osservatorio Marcella Marconi - sul legame speciale che l'uomo ha sempre avuto con il nostro satellite sia dal punto di vista scientifico che artistico-letterario e fantastico. Il titolo "Guarda che luna...." racchiude lo stupore, il desiderio di conoscenza e la magia che da sempre derivano dalla contemplazione del nostro satellite. Una mostra che vuole distinguersi dalle numerose iniziative che celebreranno il 50-esimo anniversario dell'allunaggio, mettendo in evidenza gli aspetti dello studio e dell'immaginario della Luna più legati alla città di Napoli come il volume dell'astronomo Ernesto Capocci Viaggio alla Luna fatto da una Donna che precede di 8 anni il romanzo De la terre a la lune di Jules Verne."

 

 


Redattore: LIDIA TARSITANO
Informazioni Evento:

Data Inizio: 25 giugno 2019
Data Fine: 30 settembre 2019
Costo del biglietto: ingresso libero
Prenotazione: Nessuna
Luogo: Napoli, Biblioteca nazionale 'Vittorio Emanuele III'
Orario: lunedì-venerdì ore 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00
Telefono: +39 0817819111
E-mail: bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it

Notizie

Parco Archeologico di Ercolano, Open Day e Mercato della Terra al Parco Maiuri

Giornate europee dell'archeologia - maratona social sui canali del Parco Archeologico di Ercolano

Al Museo e Real Bosco di Capodimonte “Buongiorno ceramica 2020”-edizione digitale

#iorestoacasa ma scopro... una grotta misteriosa dipinta da Diefenbach